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La devozione della Madonna dell'Arco  Messina 

La parrocchia Santa Maria dell’Arco è una tra le più antiche della città di Messina. La sua fondazione è legata alla comparsa in riva allo Stretto della devozione mariana sotto questo particolare titolo. Nel 1596 l’arcivescovo di allora mons Francesco Velardes de La Cuenca portò da Napoli a Messina un quadro raffigurante Santa Maria dell’Arco, titolo molto diffuso nell’area campana e accostato ad un prodigio avvenuto nel 1450, il sanguinamento di una immagine della Vergine, che si verifico nella zona di Archi, chiamata così per la presenza delle strutture dell’acquedotto romano. L’arrivo di questa tela coincise con la fondazione della parrocchia. La costruzione della chiesa avvenne nella zona nord di Messina, fuori dalle mura della città, e precisamente nel borgo San Leone, l’attuale piazza Casa Pia. Il terremoto del 1908 distrusse l’edificio sacro, del quale però si conserva ancora il Crocifisso collocato nel transetto dell’attuale chiesa parrocchiale. Nella gli anni successivi al sisma la ricostruzione. L’arcivescovo del tempo, mons. Angelo Pajno, decise di trasferire il titolo della parrocchia nel luogo di San Francesco di Paola, già sede della chiesa dedicata al santo calabrese e fino al 1860 del convento dei frati dell’Ordine dei Minimi. Il 1908 cancellò però la devozione del popolo messinese alla Madonna dell’Arco che, col passare degli anni, andò sempre più scemando soppiantata da quella ancor viva nei confronti di San Francesco, il santo del prodigioso attraversamento dello Stretto di Messina (aprile 1464). Oggi spesso la parrocchia viene identificata con la figura del santo paolano.

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